
Un articolo per presentarmi? “Io la conosco Sara” penserai: leggi il mio blog, frequenti il mio sito e – forse – anche i miei workshop. Sì, esatto: un articolo per presentarmi. Perché magari qualcosa già sai, ma di me vorrei conoscessi tutta la storia 😊. Oggi sono una professional organizer specializzata in ambito domestico. Mi piace conoscere le persone: privati, professionisti e famiglie, così da facilitare la loro quotidianità rendendola più ordinata e organizzata.
Di cosa mi occupo esattamente?
Che si tratti del tuo armadio, della dispensa in cucina o della cameretta dei bambini…se è da riorganizzare, io ci sono! Posso aiutarti anche nell’ottimizzazione della spesa, per esempio, in funzione di un menu settimanale da rispettare (in caso tu stia seguendo una dieta).
Mi sto inoltre specializzando in disposofobia ( il disturbo da accumulo) perché è un problema reale e ancora molto sottovalutato. I miei servizi sono sia online che in presenza: quindi, nonostante io al momento viva a Basel, organizzo frequenti trasferte in tutta Italia!
Ma facciamo un passo indietro e torniamo per un attimo a quando ero una bambina, così che io possa raccontarti com’è nata la mia passione per tutto ciò che riguarda la casa, l’ordine e la perfetta organizzazione del tempo e degli spazi.
Professional organizer: la storia della mia propensione per la creatività
Il mio lato estroso e creativo era evidente fin da piccola: adoravo disegnare e creare con le mani, ed è con mia nonna che ho imparato a cucire a macchina e a lavorare all’uncinetto. Ai tempi delle scuole medie ho frequentato Economia Domestica ed è lì che ho perfezionato le mie abilità nel cucito: rammendare, attaccare bottoni e sistemare cerniere rotte.
A 14 anni, desideravo frequentare il Liceo Artistico, ma mi sono alla fine lasciata convincere per Ragioneria. Da lì mi sono poi iscritta a Economia e Commercio, che ho abbandonato dopo 16 esami, perché ho capito che in mezzo ai numeri ero un pesce fuor d’acqua.
Il mio posto era tra la gente. Già lavoravo come commessa al COIN di Monza e – nonostante gli orari pazzeschi – adoravo il contatto con il pubblico. Da lì sono poi passata a gestire l’impresa di famiglia e – finalmente assunta ( i papà pensano che i figli lavorino gratis!) – nella Caffetteria Luna Tabacchi, ho portato una ventata di modernità:

- ho svecchiato l’approccio alla contabilità, automatizzandola
- ho snellito la gestione degli ordini e l’archiviazione dei documenti
- e abbiamo inoltre potenziato sia le colazioni che gli aperitivi, iniziando a servire nuovi prodotti fatti in casa, più genuini!
Ordine, organizzazione e pulizia sono state le nostre carte vincenti per tantissimi anni. In Caffetteria ho lavorato per 18 anni. Era ormai diventata la mia casa e in quei 18 anni è cambiata anche la mia vita perché nel mentre mi sono sposata ( 2002) e ho avuto le mie figlie – Camilla e Vittoria – che ora hanno 16 e 13 anni.

Professional organizer: la storia di come gli imprevisti ti insegnano il problem solving
I momenti di difficoltà non sono mancati: nel 2012 mia mamma si ruppe due vertebre cadendo accidentalmente in negozio. Era il 17 dicembre 2012: una data per me indimenticabile. Per la sua completa guarigione, ci sono voluti sei mesi di corsetto seguiti da quattro di riabilitazione.
Lavoravo 12 ore al giorno e riuscivo ad avere un attimo di riposo solo quando mi sedevo in auto! Sono stati momenti duri, ma che mi hanno insegnato (e anche forzato) a sapermi organizzare al meglio, risolvere rapidamente diversi problemi e snellire la lista di cose da fare nell’arco della giornata!
Le ragazze sono state molto collaborative, restavano al doposcuola fino alle sei di sera, finché tata Valentina non le recuperava e le riportava a casa. Mio marito viaggiava molto per lavoro in quel periodo e volere o volare dovevo farcela.
Credo che proprio in questo periodo della mia vita siano emerse più che mai le mie doti organizzative e di problem solving. La velocità con cui prendo decisioni e cerco di risolvere problematiche mi aiuta molto anche nel lavoro odierno perché sono stata abituata non solo a vedere le esigenze del cliente, ma anche (e soprattutto) a saperle anticipare!
Professional organizer: la storia di come a Basel sono ripartita dalle mie passioni
Nel febbraio 2014 mio marito ha ricevuto la proposta di Roche per entrare a far parte di un team di lavoro a Basilea. Io ero consapevole che non avrei mai potuto ritirare da sola la gestione della caffetteria dei miei genitori, così hanno venduto l’attività (2019) e sono andati in pensione.
Al mio arrivo a Basel, il 23 agosto 2014, ho deciso che per il primo anno sarei stata esclusivamente di supporto alla mia famiglia, pensando all’integrazione delle ragazze, nonché alla conoscenza della città.
Mi sono iscritta subito ad un corso di tedesco così da essere facilitata poi nel trovare un impiego. Lì mi sono subito sentita dire – da un’agenzia che aiuta gli immigrati (gli extracomunitari in Svizzera siamo noi italiani e ci tengo a sottolinearlo perché essere “dall’altra parte” ti fa capire molte cose) – che considerata la posizione lavorativa di mio marito, sarebbe stato più opportuno che io restassi a casa a fare la brava moglie e la mamma.
Mi si sono rizzati i capelli! Ho capito che per una donna straniera con figli sarebbe stato alquanto difficile integrarsi nel mondo del lavoro svizzero. Dovevo inventarmi qualcosa partendo dalle mie passioni: il disegno, lo stile e la moda. Mi sono quindi iscritta a un Corso di Consulenti d’Immagine e Personal Shopper.
Fu così che mentre cercavo di sistemare al meglio tutte le nostre cose in una casa più piccola di quella italiana, mi è capitato in mano il libro di Marie Kondo. All’inizio le ho dato della pazza, dopodiché ho iniziato e sperimentare il suo metodo (pur continuando a trovarlo un pò estremo).
Ho così iniziato a sperimentare, studiare, fare corsi online e in presenza di copywriting, storytelling, digital marketing e social media marketing (specialmente su Instagram), perché volevo diventare una Professional Organizer, come le donne di grande ispirazione che già seguivo sui social.
Per me era importante avere la conoscenza, le basi per poter avviare la mia attività odierna, perché non ci si può improvvisare imprenditori nemmeno di se stessi!
I miei genitori mi hanno aiutata moltissimo: hanno sempre creduto in me e mi hanno sostenuta sia moralmente, che con un piccolo contributo economico.
Non ho mai pensato di mollare, mai! Sapevo che ci sarebbero voluti tempo, studio e tanto lavoro. Sapevo che è una professione nuova in Italia e anche qui in Svizzera e che quindi avrei dovuto fare parecchia divulgazione. Nulla di tutto ciò mi ha mai spaventata: anzi, mi ha in realtà spronata perché credo che l’organizzazione e l’ordine appresi da un professionista siano di grande aiuto nell’affrontare una quotidianità mordi e fuggi.
Professional organizer: la storia di come ho vissuto (e volto in positivo) il lockdown

Nel 2019 sono entrata in APOI come membro Junior e nel gennaio 2020 anche in Swiss-Apo. APOI è riconosciuta dal Mise (il Ministero per lo Sviluppo Economico in Italia) e fa parte di IFPOA (International Federation of Professional Organizing Associations.
Il mestiere di Professional Organizer esiste in America già dagli anni ’80: Judith Kolberg ne è stata pioniera, fondando nel 1986 la sua società Fileheads.com.
Instagram e Facebook sono stati utili per farmi conoscere dal pubblico. Durante il lockdown ho cercato sempre di mantenere vivo l’interesse dei miei interlocutori sui social, con tante dirette per dare utili consigli e rispondere alle loro domande. Ho anche avuto il piacere di seguire qualche cliente direttamente online, vista l’impossibilità di muoversi da casa!
Ho dovuto annullare i miei workshop dal vivo, che avevo preparato con tanta passione, ma non mi sono mai persa d’animo e mi sono dedicata ad altri progetti 😊.
I momenti più divertenti sono stati quelli dedicati alla realizzazione dei miei video per i social: non avendo un set vero e proprio, li ho girati tutti in sala, preparando tutto il necessario ogni sera, anche grazie all’aiuto della mia paziente famiglia ❤️.
Devo inoltre ammettere che – non avendo mai girato dei video prima – mi sentivo rigidissima: è stato impegnativo, ma estremamente gratificante, soprattutto per il mio morale!
Professional organizer: tutte le novità di ottobre 2020
Ottobre di quest’anno ha portato grandi ed entusiasmanti novità.
Non solo i miei workshop stanno ripartendo in versione online, ma ho anche ricevuto la preziosa telefonata di Maurizia Triggiani, autrice del libro Io, disordinaria, che mi ha proposto di redigere una guida per la piattaforma discorsionline.it per riorganizzare la casa.
L’ho chiamata “Casa in ordine”: dal decluttering al riordino, dalle pulizie ai contenitori, tutti i trucchi e i segreti per riorganizzare completamente i tuoi armadi e mantenere tutto in ordine riscoprendo finalmente la bellezza e la funzionalità della tua casa.

Avevo già lavorato per Maurizia: ho riorganizzato i suoi armadi nel luglio 2019 ed era stata favorevolmente colpita. Mi ha sempre incoraggiato a continuare dicendomi che le persone si sarebbero accorte del valore aggiunto della mia professione.
La sua chiamata è stata quindi per me un grande riconoscimento della mie capacità professionali. Ho iniziato a scrivere la guida dividendo il pc con mia figlia che lo usava per l’home schooling. Ne avevo ordinato uno solo per me, ma l’emergenza Covid-19 aveva rallentato persino le consegne.
Last but not least, sempre ad ottobre sono passata da Junior Member a Senior Member APOI: un momento di passaggio a cui tengo moltissimo e una splendida riconferma della mia esperienza maturata in questi anni.
Posso quindi dire che oggi sono davvero felice, soddisfatta e motivata per come si sta evolvendo il mio lavoro.
Tanti progetti (che adesso non posso svelare) bollono in pentola…STAY TUNED per non perderli, perché manca davvero pochissimo!